Sto leggendo, accanto a me una ragazza seduta sulla panchina accanto: anche lei sta leggendo non so cosa. Sembra immersa nella sua solitudine, a tratti il suo viso si illumina, si sorprende e poi di nuovo l’espressione calma e soave della concentrazione, immersa nella sua lettura e inconsapevole della mia presenza. Ma si è fatto mezzo giorno e io devo tornare a casa. Addio inconsapevole compagna di lettura: dimenticherò il tuo volto e anche di essere stato lì, a leggere qualche pagina di quel mio romanzo interminabile.
Domani? Non lo so.