Un giorno, agli albori dell’umanità, un uomo fiero e cacciatore vide di lontano una bellezza rara: era una donna. Si avvicinò lui, pian piano, come durante la caccia, silenzioso e guardingo e man mano che si avvicinava lei gli appariva più bella, maestosa e fiera, con la sua chioma al vento. Però, la donna era seguita da un demone alato con squame e artigli che le stava dietro ma senza minacciarla: al contrario, era amorevole con lei e feroce verso tutto l’intorno. Come fare allora ad avvicinare la donna? Bella domanda! L’uomo escogitò allora una nuova strategia di caccia e affrontò con astuzia il demone e alla fine vinse ma senza ucciderlo perché la donna lo proteggeva. Dopo la caccia, quando uomo e donna finalmente si incontrarono e si conobbero, lui diede un nome anche al demone che li seguiva con truce sguardo e visto che quello era sì atroce e tetro ma anche amorevole e protettivo verso la donna, decise di dargli un nome che gli facesse ricordare sempre il mal di stomaco e lo chiamò suocera.