All’indomani dello spoglio delle schede dei ballottaggi per le elezioni amministrative del 2012 il dato è chiaro, anzi chiarissimo: il PDL sconfitto miseramente, la Lega sconfitta miseramente, il Centro agonizzante e una sostanziale tenuta zoppicante della Sinistra (compreso in qualche modo il PD). Ha vinto la protesta esagerata di Beppe Grillo e l’impegno dei partecipanti al suo movimento Cinque stelle. Ciò non significa necessariamente che ci sia un consenso politico verso le idee di Beppe Grillo (bravissimo comico e acuto osservatore). Grillo denuncia ma non propone – del resto la proposta non fa parte del suo mestiere – e il movimento da lui fondato non ha delle basi programmatiche solide, a quanto pare. Comunque il Movimento cinque stelle non è da sottovalutare, ha portato a casa un risultato importante che deve far rilettere i politici sulla loro condotta e sul fatto che il mondo è cambiato e sta cambiando velocemente come velocemente cambia l’informazione e il modo di veicolarla e condividerla.
Allora cosa succede? A parte l’astensionismo pesante (che per quanto illustri politologi si scervellino non sapranno mai chi sono quelli che si sono astenuti) mi pare di poter dire una cosa: la gente si è allontanata dalle ideologie, non dalla politica (e chi dice che la gente si sia allontanata dalla politica è un mistificatore infame: la gente crede alla politica e si infervora anche), la gente comincia a considerare i partiti e movimenti come contenitori vuoti che di volta in volta si riempiono di cose e si propongono. Quindi tra la gente non ci sono più elettori di destra o di sinistra ma solo cittadini arrabbiati, delusi dal sistema dei partiti e diventati ormai atei – politicamente parlando. Il credo politico è morto e allora tutti cercano la novità. Morale della favola: i partiti potrebbero chiamarsi Partito Giallo oppure Partito Arancione, farebbe lo stesso: genererebbero ondate di voti che si spostano di qui a lì velocemente e senza un motivo ideologico. Vale solo chi dice qualcosa di concreto perché le speranze sono chiacchiere al vento e quindi amministrativamente ha vinto solo Tosi, come se le elezioni fossero una riunione di condominio e l’amministratore che ha fatto bene il suo lavoro viene riconfermato. Ma è solo un condominio, ai politici nazionali non crede più nessuno. Tra l’altro la democrazia è sospesa visto che a tutt’oggi ci governa un esecutivo non legittimato per cui senza responsabilità.
Assisteremo alla teoria dei piagnistei, delle nuche ricoperte di cenere, a nuovi ringiovaniti botulinizzati e sorridenti comizi televisivi in difesa di papponi lugubri? La via è aperta.